Istituto Comprensivo "G. Sabatini"

Istituto Comprensivo "G. Sabatini"

via A. Moro, 10 - BORGIA (CZ)

Il Sabatini eretico….. L’anno scolastico si conclude a Borgia nel segno dell’eresia creativa

 

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Essere eretico significa, come ha spiegato il prof. Iiritano nell’introdurre l’incontro di chiusura dell’anno scolastico, avere la libertà e il coraggio di fare delle scelte, autonome e responsabili. Non essere gregario, non farsi mai condizionare dalla forza protettrice del “gruppo”, pensare con la propria testa. Del resto, come ha esordito Emanuela Gemelli nel presentare gli ospiti “eretici”, “per che cosa è conosciuta soprattutto questa scuola? Perché si fa filosofia!”: e fare filosofia con i bambini e con i ragazzi significa appunto, come più volte è stato detto nelle varie occasioni formative, educare al pensiero critico e, di conseguenza, alla libertà di scelta. Una conclusione “eretica” dell’anno scolastico era dunque l’unica conclusione pensabile per il Sabatini di Borgia. Ecco quindi che, dinanzi alla presenza partecipe ed entusiasta dei ragazzi, dei docenti e di alcuni genitori, il congedo da un anno scolastico così ricco e intenso di iniziative, è stato affidato alla voce di alcuni di quei giovani imprenditori “eretici” che da anni stanno cercando di stimolare la Calabria, a partire anche dalle scuole, a tentare la via di un’immaginazione creativa, a mettere in campo i propri talenti per provare a immaginare e a costruire un altro futuro possibile, fuori dalle vie tracciate e dai tanti “recinti” in cui si costringono e si mortificano spesso le migliori energie dei giovani. E si è parlato di esempi e di storie legate direttamente al contesto territoriale in cui la scuola opera, proprio per tentare di stimolare nei ragazzi la fiducia nelle loro stesse possibilità.

Così, sotto la sapiente guida della conduttrice Emanuela Gemelli, è stato Massimiliano Capalbo a presentare con una serie di accattivanti immagini, vicine al linguaggio dei ragazzi, il percorso necessario per un orientamento efficace, volto a fuggire le tante sirene e i tanti condizionamenti mediatici in cui siamo tutti immersi, per provare a “guardarsi dentro” e a non rinunciare a quello che è l’amore più puro e sincero per il proprio territorio, che dai più giovani aspetta di essere “salvato”. E sono innumerevoli le potenzialità, le bellezze, i valori, dai quali poter ripartire, piuttosto che aspettare che siano gli altri a dettarci la strada  di uno dei tanto recinti dorati in cui è stato per decenni soffocato lo sviluppo autentico della nostra regione.

In conclusione, sono stati quindi i ragazzi delle terze classi a salutare la scuola, i propri compagni, i propri docenti, in un momento di rara e preziosa umanità, quella alla quale la scuola non dovrebbe vergognarsi di educare. Così come sentito e commosso è stato il saluto della Dirigente Marialuisa Lagani, alla quale va il merito di aver condotto la scuola, in questo anno scolastico, lungo una via davvero prestigiosa e concreta, al tempo stesso, di traguardi e di progettualità, ponendo il Sabatini all’avanguardia in quel complesso processo di cambiamento della scuola italiana che la scuola di Borgia ha saputo in questi anni sempre anticipare e interpretare nel migliore dei modi.

 

 

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